Drammatico dopo-partita di Real-Inter Caccia al tifoso italiano nelle strade di S. Sebastian DAL NOSTRO INVIATO SAN SEBASTIAN — Prima il pestaggio in campo a spese dell'Inter, poi l'indegna aggressione ai tifosi nerazzurri ed anche ad alcuni giornalisti sottoposti ad un vero e proprio sequestro da alcune centinaia di tifosi baschi subito dopo la fine dell'incontro fra il Real e l'Inter. «Non ho mai visto un commissario dell'Uefa — diceva Fraizzoli — prendere tanti appunti come quello che era al mio fianco. Sembrava un giornalista». In effetti avrà avuto molto da scrìvere: il lancio di centinaia di oggetti in campo, l'abbondante innaffiatura di vino cui sono stati sottoposti giocatori e dirigenti dell'Inter, soprattutto quelli in panchina, le botte ad ogni contrasto sono sicuramente materia tale da fare scattare un provvedimento disciplinare a livello Uefa. Nei prossimi giorni, l'Inter invierà un esposto alla commissione disciplinare dell'organismo europeo; è intollerabile, se non addirittura inconcepibile che una squadra possa essere sottoposta ad un simile linciaggio. «Soltanto in un'altra circostanza — raccontava Sandro Mazzola — mi era capitato di vedere tanti scarponi messi assieme. E' stato in Argentina nella finale della coppa intercontinentale fra noi e l'Indipendiente. Fra le due gare c'è stata una sola differenza, là, in Argentina, sparavano anche!». «E' tutto dire. A fine gara la squadra è rimasta assediata negli spogliatoi e soltanto un'ora dopo ha potuto evitare gli scalmanati che l'attendevano (volevano vendicare l'onta del lavaggio subito da alcuni tifosi spagnoli a San Siro) uscendo da una porta secondaria. Il pullman che trasportava un gruppo di ti¬ fosi è stato preso a sassate: uno dei vetri è andato completamente in frantumi: poi è iniziata la caccia agli italiani rimasti e fra questi i giornalisti molti dei quali hanno dovuto subire veri e propri interrogatori, alcuni prendersi qualche calcio, altri «accettare» il lancio di rifiuti e cose simili. Poi, dopo il sequestro di un rotolino ad un fotografo del «Guerin Sportivo», il pullman (era quasi mezzanotte) ha potuto lasciare San Sebastian e dirìgersi alla volta di Biarritz. Sono stati momenti di forte tensione: la polizia non è mai intervenuta. Sarebbe bastata la minima scintilla per fare scoppiare gravi incidenti e provocare un pestaggio generale. Non c'è stata, per fortuna, ma è indubbio che dopo Budapest (Torino) ed Enschede (Juventus), il calcio italiano ha conosciuto un'altra triste e drammatica tappa. Giorgio Gandolfi
Traducción español:
"Caza al seguidor italiano en las calles de San Sebastián"
Antes de la paliza deportiva en el campo, el vergonzoso ataque a los aficionados nerazzurri y también a algunos periodistas sometidos a una verdadero secuestro por parte de unos pocos cientos de aficionados vascos inmediatamente después del final del encuentro entre la Real y el Inter.
la crónica comenta las palabras del mítico jugador interista, entonces dirigente del club, Sandro Mazzola:
"Sólo una vez había visto tantas botas puestas juntas." "Era en Argentina en la final de la Copa Intercontinental entre nosotros y el Independiente. Entre los dos partidos sólo había una diferencia, allí en Argentina, ¡También dispararon!"
Al final del partido, el equipo fue sitiado en el vestuario y sólo una hora más tarde fue capaz de evitar los hooligans que estaban esperando (querían vengar la humillación sufrida por algunos aficionados españoles en San Siro )
El autobús que transportaba a un grupo de aficionados fue apedreado, uno de los cristales fue completamente destrozado: entonces comenzó la caza de los italianos entre ellos periodistas ... después de la toma de un carrete a un fotógrafo del 'Guerin Sportivo', el autobús (ya era casi la medianoche) fue capaz de salir de San Sebastián hacia Biarritz. Fueron momentos de tensión: la policía nunca intervino. La más mínima chispa hubiera bastado para hacer estallar y causar un grave incidente. No lo hubo, por suerte, pero no hay duda que después de Budapest (Torino) y Enschede (Juventus), el fútbol italiano ha vivido otra triste y trágica jornada.
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